Investimenti alternativi: da componente opzionale a essenziale
09-11-2020
Pulkit Sharma
Anthony Werley
Jasslyn Yeo
Kerry Craig
David Lebovitz
Shay Chen
Paul Summer
Monica Issar
In sintesi
- Gli investimenti alternativi si stanno evolvendo da una componente di portafoglio opzionale a una essenziale, con allocazioni in espansione previste per tutti i tipi di investitori istituzionali e privati.
- Per raggiungere gli obiettivi degli investitori è fondamentale un approccio all’investimento che si concentri sull’impatto di questi attivi anziché sul nome ad essi assegnati.
- Sebbene l’investimento alternativo presenti sfide diverse, il crescente interesse degli investitori suggerisce che valga la pena affrontare questi rischi.
Stimiamo che nei prossimi 10-15 anni il ruolo degli investimenti alternativi evolverà da investimento opzionale ad investimento essenziale. Riteniamo che difficilmente i soli mercati tradizionali possano fornire l’alfa, il reddito e la diversificazione necessari agli investitori. Il significativo aumento delle allocazioni in alternativi da parte di clienti istituzionali e privati con un patrimonio elevato suggerisce che questi investitori siano d’accordo con la nostra valutazione.
Le interpretazioni di base che sostengono le nostre previsioni sono tre:
- I tassi di interesse rimarranno “più bassi più a lungo”.
- Le opportunità di alfa, reddito e diversificazione si stanno riducendo.
- L’accesso agli investimenti alternativi sta migliorando per tutti gli investitori e le normative stanno diventando meno stringenti.
Un approccio basato sugli obiettivi per investire in alternativi
Un approccio a 360° per l’allocazione in alternativi sarà fondamentale man mano che le allocazioni aumenteranno e gli investimenti alternativi verranno riconosciuti come fondamentali per raggiungere i risultati desiderati dagli investitori. Offriamo un approccio che parte dagli obiettivi degli investitori. Esso non si basa sui nomi assegnati agli attivi alternativi (credito alternativo, private equity, hedge fund o attivi reali), ma piuttosto sul loro impatto sui portafogli. Prende in considerazione le caratteristiche che gli investimenti alternativi condividono con le classi di attivo tradizionali (obbligazionario, azionario o ibride) e si concentra sulla loro posizione all’interno di un portafoglio (come componenti core di base, componenti core integrativi o fattori di miglioramento del rendimento). Che si tratti di nuovi investimenti, dell’espansione e della ristrutturazione delle allocazioni esistenti, gli investitori alla ricerca di alternativi riterranno che un approccio in grado di allineare le allocazioni con obiettivi di investimento specifici sia essenziale quanto gli attivi alternativi stessi.
In che modo diversi investitori utilizzano gli alternativi: situazione attuale e tendenze previste
La nostra ricerca esamina come diversi investitori utilizzino oggi gli attivi alternativi e dove sia più probabile che si verifichi una crescita delle allocazioni. Ci aspettiamo un’espansione delle allocazioni in alternativi per tutti i tipi di investitori. Assistiamo a una crescita relativamente forte tra le compagnie di assicurazione e fondi pensione aziendali: investitori con allocazioni alternative generalmente inferiori a quelle di investitori che non devono gestire passività patrimoniali. In un perdurante contesto di tassi bassi, questi investitori stanno esplorando gli investimenti alternativi per ottenere reddito stabile, diversificazione e/o maggiore rendimento. Allo stesso tempo, le fondazioni, i fondi sovrani e i fondi pensione pubblici continueranno a rimodellare e migliorare le allocazioni in alternativi per ottenere rendimenti di portafoglio più interessanti. È probabile che anche clienti istituzionali di piccole e medie dimensioni, con allocazioni generalmente inferiori, inizieranno a integrare gli investimenti alternativi o a espandere le allocazioni esistenti. Infine, vediamo gli investitori privati trarre vantaggio dal miglioramento dell’accesso agli investimenti alternativi.
Rischi incrementali degli alternativi
Gli investimenti alternativi, tuttavia, presentano sfide ben precise. Illiquidità, dispersione dei rendimenti, rischio di eventi estremi, mancanza di trasparenza e complessità nella struttura delle commissioni sono, in varia misura, intrinseche agli alternativi. Sarà fondamentale costruire portafogli che incorporino abilmente l’intera gamma dei possibili impatti degli investimenti alternativi e selezionare con cura i gestori per garantire un controllo di tali impatti. Tuttavia, non tutti gli investitori hanno le risorse necessarie per costruire e gestire allocazioni in alternativi su larga scala. L’innovazione del settore e lo sviluppo di veicoli di accesso e soluzioni di attivo multi-alternative dovrebbero contribuire a ridurre alcune di queste problematiche per privati e per clienti istituzionali di minore dimensione. Naturalmente, l’aumento dei flussi verso gli investimenti alternativi può essere un’arma a doppio taglio che comprime l’alfa e, di conseguenza, le commissioni nel tempo.
Un trade-off per cui vale la pena
Nonostante le sfide, gli investitori sembrano convinti che i rischi inerenti agli investimenti alternativi possano essere vantaggiosi, in particolare quando è improbabile che i mercati tradizionali da soli possano consentire il raggiungimento dei loro obiettivi in termini di alfa, reddito e diversificazione.