Diversificare per costruire un portafoglio più solido
Azioni che pagano dividendi, titoli di debito societari e obbligazioni High Yield sono solo alcuni esempi di classi di attivo che possono essere combinati per diversificare il portafoglio con diverse fonti di rendimento.
I comparti multi-asset investono diversificando in modo flessibile su un'ampia gamma di classi di attivo. Presi singolarmente, le diverse tipologie di titoli possono essere molto volatili, ma grazie allo studio delle prospettive per i mercati e all'analisi dei titoli, i gestori di portafoglio più esperti riescono a selezionare una combinazione di attivi in grado di bilanciare rendimento e rischio.
Diversificare permette di conseguire gli obiettivi d'investimento senza assumere rischi indesiderati, così da poter disporre della combinazione di attivi ideale al momento giusto e della diversificazione necessaria per vivere più serenamente l'esperienza d'investimento.
La diversificazione non garantisce che l’investimento sia profittevole e non elimina il rischio di perdite.
Seleziona una strategia d'investimento per scoprire come
funziona la diversificazione
*Da inizio anno 2022
Fonte: Bloomberg Barclays, FTSE, J.P. Morgan Economic Research, MSCI, Refinitiv Datastream, J.P. Morgan Asset Management. La volatilità e i rendimenti annualizzati coprono il periodo dal 2012 al 2021. Vol. è la deviazione standard dei rendimenti annuali. Titoli di Stato: Bloomberg Barclays Global Aggregate Government Treasuries; obbligazioni HY: ICE BofA Global High Yield; debito ME: J.P. Morgan EMBI Global Diversified; obbligazioni IG: Bloomberg Barclays Global Aggregate – Corporates; materie prime: Bloomberg Commodity; REIT: FTSE NAREIT All REITS; azioni MS: MSCI World; azioni ME: MSCI EM; hedge fund: Indice HFRI Global Hedge Fund; liquidità: Indice JP Morgan Cash EUR (3M). Portafoglio ipotetico (a soli fini illustrativi, da non considerare come una raccomandazione): 30% azioni MS; 10% azioni ME; 15% obbligazioni IG; 12,5% titoli di Stato; 7,5% obbligazioni HY; 5% DME; 5% materie prime; 5% liquidità; 5% REIT e 5% hedge fund. Tutti i rendimenti sono total return, in EUR e non sono coperti. I risultati passati non costituiscono un indicatore affidabile dei risultati presenti e futuri. Guide to the Markets - Europa.
Dati al 30 Settembre 2022
Il tuo capitale è protetto dall'inflazione?
L'inflazione rappresenta una costante minaccia per i risparmi. Se questi non tengono il passo con l'inflazione, la quantità di beni e servizi che sarà possibile comprare diminuirà nel tempo.
Il nostro calcolatore dell'inflazione mostra l'impatto potenziale dell'inflazione sui risparmi. Basta selezionare un periodo d'investimento per scoprire quanto reddito bisogna generare solo per superare un tasso d'inflazione del 2%.
I risparmi dovranno produrre redditi più elevati del valore eroso dall'inflazione per preservare il potere d'acquisto.
Questo strumento mostra la perdita cumulata di potere d’acquisto causata da un tasso d’inflazione stimato al 2% annuo. Il calcolatore determina la percentuale dei risparmi erosa dall’inflazione nell’arco di tempo selezionato ed è unicamente a scopi illustrativi.
Reinvestire il reddito per potenziare la crescita
I proventi generati grazie agli interessi composti possono diventare ancora più redditizi reinvestendo il reddito prodotto dall’investimento e potenziando così ogni anno il valore iniziale del portafoglio. Sul lungo termine, decidere di reinvestire o meno i redditi può fare un’enorme differenza.
Il calcolatore di seguito mostra i vantaggi della capitalizzazione. Scegliendo l'orizzonte temporale d'investimento (da cinque a 50 anni) e l'importo di cui si desidera disporre alla fine di questo periodo (da EUR 50.000 ad EUR 1.000.000) e selezionando i diversi tassi di crescita, fino a un massimo del 10% annuo, il calcolatore mostrerà quanto sarà necessario investire ogni mese per raggiungere gli obiettivi d'investimento.
Ovviamente, è necessario tenere conto anche dell'inflazione. Lo strumento mostra infatti il valore reale dei risparmi ipotizzando un tasso d'inflazione annuo del 2% (il tasso di riferimento adottato da diverse Banche Centrali).
Si ricorda che maggiore è il rendimento o il reddito atteso, maggiore è il rischio che dovrete essere disposti ad assumervi. Si noti che questo strumento è fornito a soli scopi illustrativi e non tiene conto degli eventuali redditi generati da altre fonti, come la previdenza sociale. Grazie al potere della capitalizzazione dei rendimenti, anche investendo importi modesti ma con regolarità è possibile generare risparmi significativi nel corso del tempo. E qualora venissero reinvestiti tutti i redditi generati dagli investimenti, l’effetto della capitalizzazione sarà ancora maggiore. Il valore degli investimenti e i proventi da essi derivanti possono variare secondo le condizioni di mercato e il trattamento fiscale e gli investitori potrebbero non recuperare interamente il capitale investito.