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    1. Bond Bulletin

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    Bond Bulletin

    GFICC Investors

    24/05/2022

    Si semina ora per l’inflazione futura

    Il costo crescente dei fertilizzanti indica che i semi della futura inflazione sono già stati sparsi, dando ai governi e alle Banche Centrali ancora un altro grattacapo sul fronte del carovita.

     Fondamentali

    L’invasione dell’Ucraina da parte della Russia ha provocato diffuse interruzioni delle forniture nei mercati delle materie prime ed è la principale causa dei rincari alimentari registrati quest’anno su scala mondiale (si veda il grafico). Prima della guerra, la Russia e l’Ucraina contribuivano per quasi il 30% alla produzione mondiale di grano. Secondo le stime delle Nazioni Unite, almeno il 20% dei terreni coltivabili dell’Ucraina non è più utilizzabile per scopi agricoli. Inoltre, il blocco dei porti ha fatto perdere all’Ucraina più del 60% delle esportazioni di grano rispetto a un anno fa. In prospettiva, la produzione di grano sembra ulteriormente compromessa dai rincari dei fertilizzanti il cui ruolo è fondamentale per accrescere la resa delle coltivazioni. I costi di produzione dei fertilizzanti stanno salendo anche per il rialzo dei prezzi del gas naturale che hanno subito un’impennata dopo le sanzioni comminate alla Russia. Questo, a sua volta, fa aumentare i costi legati alla semina e potrebbe alla fine spingere ancora più al rialzo i prezzi dei generi alimentari, evenienza che crea particolari difficoltà ai Paesi Emergenti dove le famiglie sono estremamente sensibili a questo tipo di rincaro. Le crescenti preoccupazioni sulla sicurezza alimentare hanno già spinto alcuni governi ad adottare contromisure. Ad esempio, l’India ha proibito le esportazioni di grano nel tentativo di garantire l’approvvigionamento a livello nazionale. In aree vulnerabili del mondo, quali Asia e Medio Oriente, i governi potrebbero mettere in campo altri interventi per prevenire tensioni politiche. Tuttavia, un aumento della spesa fiscale potrebbe accentuare ulteriormente le spinte inflazionistiche, soprattutto nelle economie emergenti.

     Valutazioni quantitative

    La possibilità di rincari alimentari associata a successivi stimoli fiscali sotto forma di sussidi pubblici mirati produce ricadute a catena per le Banche Centrali di tutto il mondo. Per contenere le pressioni inflazionistiche molte di esse (ad eccezione della PBOC cinese) hanno già previsto misure di inasprimento monetario nel 2022. La maggiore emissione di debito pubblico per aiutare le popolazioni in difficoltà potrebbe costringere le Banche Centrali a ulteriori strette monetarie, spingendo i rendimenti obbligazionari verso ulteriori rialzi. Anche i cambi valutari potrebbero avere ripercussioni sui mercati delle materie prime e sui paesi emergenti. Nelle ultime settimane il Dollaro statunitense ha toccato il massimo di 19 anni, accentuando la pressione sulle economie emergenti: sono infatti saliti i costi sia per il servizio del debito estero che per le imprese nazionali che acquistano materie prime dall’estero.

    I prezzi dei generi alimentari hanno toccato il massimo dell’ultimo decennio

    Fonte: Nazioni Unite, J.P. Morgan Asset Management. Dati aggiornati al 6 maggio 2022.

     Fattori tecnici

    Mentre le autorità sono impegnate a combattere il carovita, nel corso della settimana gli investitori si sono sentiti in qualche modo rassicurati dall’iniziale ripristino delle tradizionali relazioni di mercato. Storicamente, gli attivi rischiosi hanno una correlazione negativa con la duration. Secondo tale correlazione, quando nei mercati si accentua l’avversione al rischio, un portafoglio diversificato viene in qualche modo tutelato da un rally della duration. Tuttavia, per gran parte del 2022 questa dinamica è diventata positiva inferendo un duro colpo ai rendimenti da inizio anno. Fortunatamente, si scorgono i primi segnali di ripristino della correlazione negativa, accompagnata da una certa diversificazione dei portafogli e dalla sensazione che i mercati obbligazionari comincino a ritrovare un po’ di stabilità. (Dati aggiornati al 18 maggio 2022).

    Cosa significa per gli investitori obbligazionari?

    Le perduranti difficoltà del mercato delle materie prime provocate dal conflitto russo-ucraino sono i semi che potrebbero far crescere l’inflazione in futuro. Verosimilmente, un’estensione del conflitto porterà a notevoli rincari del grano, con effetti a catena per l’inflazione mondiale. Gli investitori devono tenere sotto stretta osservazione le mosse delle autorità che sono, di fatto, impegnate a trovare un equilibrio tra l’esigenza di sostenere le popolazioni già in grosse difficoltà e quella di contenere le costanti spinte inflazionistiche. Con l’evolversi della situazione la volatilità dei mercati dovrebbe rimanere elevata. Tuttavia, il ripristino della correlazione negativa tra duration e attivi rischiosi indica che questi mercati potrebbero essere in via di stabilizzazione.

    Cos'è il Bond Bulletin

    Ogni settimana il team Global Fixed Income, Currency and Commodities Group di J.P. Morgan Asset Management revisiona gli aspetti chiave per gli investitori obbligazionari attraverso il quadro comune della ricerca basata su fattori fondamentali, di valutazione quantitativa e tecnici (FQT).

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    Il presente documento costituisce una comunicazione generale fornita a solo scopo informativo. È di natura formativa e non è da intendersi come una consulenza o una raccomandazione relativa a specifici prodotti d’investimento, strategie, caratteristiche di piani d’investimento o altro scopo in alcuna giurisdizione, né rappresenta un impegno da parte di J.P. Morgan Asset Management o delle sue controllate a partecipare in alcuna delle transazioni menzionate. Eventuali esempi utilizzati sono generici, ipotetici e a mero scopo illustrativo. Il presente materiale non contiene informazioni sufficienti per supportare una decisione d’investimento e non è da utilizzarsi per valutare il merito dell’investimento in titoli o prodotti. Inoltre, si raccomanda agli utenti di effettuare una valutazione indipendente delle implicazioni legali, normative, fiscali, creditizie e contabili, e di stabilire, con l’assistenza dei propri consulenti professionali, se gli investimenti menzionati nel presente documento possano considerarsi adatti ai propri obiettivi personali. Gli investitori devono assicurarsi di essere in possesso di tutte le informazioni pertinenti disponibili prima di effettuare un investimento. Stime, numeri,  opinioni, tecniche o strategie di investimento eventualmente espresse hanno finalità puramente informative, sono basate su talune ipotesi e sulle condizioni di mercato correnti, e possono variare senza preavviso o comunicazione alcuna. Tutte le informazioni fornite nel presente documento sono considerate corrette alla data di redazione ma non viene rilasciata alcuna garanzia sulla precisione delle stesse e viene espressamente declinata qualsiasi responsabilità per eventuali errori od omissioni. Si ricorda che tutti gli investimenti comportano dei rischi e che il loro valore, nonché i proventi da essi derivanti, possono subire oscillazioni in base alle condizioni di mercato e alle prassi fiscali, e che gli investitori potrebbero non recuperare interamente il capitale inizialmente investito. Le performance e i rendimenti passati non costituiscono un indicatore affidabile dei risultati attuali e futuri. J.P. Morgan Asset Management è il nome commerciale della divisione di gestione del risparmio di JPMorgan Chase & Co. e delle sue affiliate nel mondo. Nella misura consentita dalla legge applicabile, le linee telefoniche di  J.P. Morgan Asset Management potrebbero essere registrate e le comunicazioni elettroniche monitorate al fine di rispettare obblighi legali e regolamentari nonchè politiche interne. I dati personali sono raccolti, archiviati e processati da J.P. Morgan Asset Management secondo la EMEA Privacy Policy disponibile al sito www.jpmorgan.com/emea-privacy-policy.

    Il presente materiale è emesso in Italia da JPMorgan Asset Management (Europe) Société à responsabilité limitée, Filiale di Milano, Via Cordusio 3, 20123 Milano, Italia.

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