La sostenibilità è diventato un aspetto fondamentale quando si tratta di valutare la performance finanziaria e il rischio di investimento. In tutte le classi di attivo stanno emergendo interessanti opportunità sul fronte ambientale, sociale e di governance (ESG). I Responsabili degli Investimenti per l’azionario e per l’obbligazionario e il Responsabile degli Alternativi ci presentano il loro punto di vista sugli effetti che la sostenibilità sta producendo sui mercati globali.
Paul Quinsee, CIO e Head of Global Equities
L’investimento sostenibile è pur sempre un investimento
I governi di tutto il mondo sono sempre più intenti a sviluppare quadri normativi su cui si possa realizzare un futuro più sostenibile. Questa legislazione sta interessando i fondamentali delle società e, di conseguenza, sta creando una gamma completamente nuova sia di opportunità che di rischi per gli investitori azionari.
L’investimento sostenibile, tuttavia, è pur sempre un investimento, quindi segue le regole consuete. L’entusiasmo per la velocità dei cambiamenti in atto potrebbe aver spinto qualcuno a dimenticare alcune di queste regole e ci sono segmenti del mercato in cui è già possibile ravvisare segnali di eccesso. Investiamo in società solo dopo una ricerca approfondita che integra non solo analisi ESG dettagliate per comprendere i rischi e le opportunità derivanti da un panorama ESG in costante evoluzione, ma anche una visione disciplinata delle valutazioni.
In ultima analisi, vogliamo investire in società di alta qualità, ben gestite e redditizie che restituiscono valore agli azionisti. Per questo motivo, riteniamo che gran parte del valore in questo momento sia individuabile in società affermate e lungimiranti che hanno accettato il cambiamento o che stanno investendo nelle proprie attività per tenersi al passo con i tempi. È in società di questo tipo che è probabile ritrovare il miglior rapporto rischio-rendimento.
Bob Michele, CIO e Head of Global Fixed Income, Currency & Commodities
La domanda di green bond è in aumento
Non c’è dubbio che gli investitori stiano preferendo sempre più il reddito fisso sostenibile. Nel 2021, le emissioni di green, social, sustainable e sustainability-linked bond hanno raggiunto quasi 1.000 miliardi di Dollari, il doppio del 20201. Riteniamo che nel 2022 le emissioni possano nuovamente raddoppiare, presentando numerose opportunità per gli investitori.
Tuttavia, nei mercati obbligazionari le dinamiche degli investimenti sostenibili sono leggermente diverse. In ottica azionaria, le società con il comportamento migliore in termini di sostenibilità dovrebbero essere in grado di finanziarsi a un tasso inferiore. Fondamentalmente, essere in grado di dimostrare agli investitori azionari una forte sostenibilità o valide credenziali ESG è sempre più spesso considerato segno di buon management. Nei mercati obbligazionari, gli emittenti con forti caratteristiche ESG presentano sempre più spesso un rischio di credito inferiore, che si traduce in una cedola più bassa e in un costo del debito inferiore per chi opera in quei mercati.
Viceversa, è probabile che gli emittenti in ritardo sull’implementazione ESG vengano penalizzati con costi di finanziamento più elevati. Una delle cose che sappiamo del mercato obbligazionario è che, nel tempo, un rendimento più elevato porta a una performance più elevata. Di conseguenza, a fronte di una focalizzazione collettiva sul fare la cosa giusta, gli investitori obbligazionari che puntano a finanziare la sostenibilità e le emissioni verdi dovranno essere disposti ad accettare rendimenti e performance leggermente inferiori.
Tuttavia, i gestori obbligazionari attivi possono svolgere un ruolo individuando gli emittenti che si trovano su una traiettoria ESG in miglioramento che il mercato potrebbe non avere ancora scontato. Analogamente, se riteniamo che il quadro ESG di un emittente sia meno credibile di quello attualmente scontato dal mercato, possiamo individuare eventuali rischi non presi in considerazione da operatori di mercato che si basano su un punteggio ESG generico.
Anton Pil, Global Head of Alternatives
La silvicoltura in cima all’agenda della sostenibilità
Parlando di investimenti sostenibili nello spazio degli strumenti alternativi, un posizionamento nella silvicoltura tra i real asset rappresenta una delle opportunità più interessanti del momento.
La silvicoltura, che consiste nell’impianto e la conservazione delle foreste, consente agli investitori sostenibili di trarre vantaggio dalla produzione di legname, un materiale da costruzione sostenibile presente in tutto il mondo. Il legname può generare un flusso di reddito costante, un’opportunità interessante nell’attuale contesto di bassi rendimenti. I prezzi del legname sono inoltre supportati dalla forte domanda di materiali da costruzione, in particolare in Europa, come dimostra la recente crescita delle esportazioni di legname dagli Stati Uniti. Inoltre, il terreno su cui crescono le foreste per la produzione di legname ha un valore e tale valore sta aumentando sulla base dell’inflazione.
Investire nella silvicoltura consente inoltre agli investitori di acquistare un’opzione sul valore del carbonio. Grazie al ruolo svolto dalla silvicoltura nel mercato globale della compensazione del carbonio, gli investitori possono monetizzare efficacemente la parte di carbonio che i loro rimuovono dall’atmosfera. Prevediamo che con la transizione dell’economia globale verso la neutralità carbonica questo importo andrà aumentando. Con l’ampliamento degli investimenti forestali è auspicabile che il carbonio eliminato abbia un impatto reale sulla “E” dei fattori ESG.
Investimenti sostenibili in J.P. Morgan Asset Management
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1Fonte: Bloomberg, BoFA Global Research, gennaio 2022.
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