I Portfolio Manager Helge Skibeli e Christian Pecher spiegano in che modo la strategia Global Select Equity trova opportunità di investimento in tutto il mondo.

I titoli statunitensi sono stati i beniamini dei mercati azionari globali, soprattutto nel corso dell’ultimo anno grazie alla formazione dei “Magnifici Sette”. Tuttavia, non sono certamente l’unica scelta possibile, anzi, al di fuori del mercato statunitense esiste una miriade di opportunità.

Negli ultimi 20 anni, 30 dei 50 titoli con le performance migliori nell’indice MSCI World provenivano, in media, da Paesi diversi dagli Stati Uniti (Figura 1). Sebbene negli ultimi due decenni, a registrare le performance migliori siano stati, fra gli altri, anche titoli statunitensi del calibro di Nvidia e Illumina, anche nomi internazionali come Tokyo Electron o Vestas Wind Systems si sono distinti per merito. In alcuni periodi quindi l’ago della bilancia ha puntato più verso gli Stati Uniti, in altri invece è stato più inclinato verso le azioni internazionali; tutti i dati però evidenziano la significativa ampiezza di opportunità che esiste in tutte le regioni per i gestori di fondi capaci di confrontare i rischi e i rendimenti degli investimenti in diverse parti del mondo.

Sfruttare le opportunità globali

Il mondo è piuttosto grande e restringere la gamma di opportunità non è un’impresa da poco. Servono una piattaforma di ricerca globale dotata di risorse adeguate, un processo di investimento affidabile e ripetibile in grado di identificare le migliori opportunità e una strategia per allocare il capitale in maniera flessibile a seconda di dove emergano le idee migliori.

La nostra strategia Global Select mira a generare alfa in tutti i settori e le regioni nel tempo (Figura 2), prendendo le mosse dagli aspetti che conosciamo meglio: i fondamentali azionari e i rischi. Questo approccio disciplinato ci ha permesso di ottenere costantemente rendimenti elevati in tutto l’ampio spettro di settori e regioni in cui investiamo, perché in effetti le nostre fonti di alfa non sono limitate a solo uno o due settori o regioni.

Il nostro processo di investimento in azione:

Alcuni esempi di rapida crescita nei Mercati Emergenti

I nostri clienti ci chiedono spesso cosa ne pensiamo dei Mercati Emergenti; la nostra risposta tende ad essere sempre la stessa: nel nostro portafoglio non cerchiamo “esposizione ai Mercati Emergenti” (per questo sfruttiamo le operazioni internazionali di molte nostre società partecipate), ma piuttosto aziende d’eccellenza con valutazioni eque, a prescindere dalla loro ubicazione. Taiwan Semiconductor Manufacturing Company (TSMC) ne è un ottimo esempio.

TSMC è una fonderia multinazionale di semiconduttori e uno dei più grandi produttori di chip al mondo, con una quota del 90% nel mercato globale dei processi all’avanguardia. Si prevede che entro il 2030 il settore dei semiconduttori supererà i 1000 miliardi di dollari, con una crescita annua del 7%.

Con i suoi notevoli vantaggi in termini di scala e tecnologia all’avanguardia, TSMC è pronta a conquistare nuove quote e ad espandersi più rapidamente rispetto al resto del mercato. Abbiamo aperto una posizione su questa società attraverso la nostra strategia Global Select Equity all’inizio del 2020, quando le azioni cicliche hanno subito drastiche vendite durante le fasi iniziali della pandemia e di recente, abbiamo ampliato ulteriormente la partecipazione.

L’intelligenza artificiale (IA) al servizio delle aziende tradizionali per accrescere la produttività

RELX, multinazionale britannica di informazione e analisi, testimonia il nostro impegno a trovare opportunità rivoluzionarie meno note in questo ambiente dinamico. L’azienda possiede e gestisce grandi database di informazioni per professionisti scientifici, tecnici, medici e legali dai quali genera ricavi dalle sottoscrizioni. La società gode di una quota elevata di ricavi ricorrenti e di ottime posizioni di mercato, che si traducono in margini e rendimenti elevati.

Sebbene di recente ci sia stato un interesse diffuso per l’intelligenza artificiale generativa, noi ci confrontiamo già da diversi anni con RELX in merito all’uso dell’IA e dell’apprendimento automatico nei suoi strumenti e riteniamo che l’azienda goda di un sempre più ampio vantaggio competitivo nella sua area di business.

Un esempio è LexisNexis: questa soluzione legale contiene quasi 300 milioni di documenti giudiziari e oltre 144 milioni di documenti di brevetto e con l’applicazione dell’IA la piattaforma permette agli avvocati di tutto il mondo di incrementare notevolmente la produttività. In un recente incontro, il CFO di RELX ha condiviso il commento di un grosso studio legale cliente dell’azienda, secondo cui “l’IA non sostituirà gli avvocati, ma gli studi legali che utilizzano l’IA sostituiranno quelli basati solo sul contributo umano”: un’evidente dimostrazione dell’apprezzamento riscontrato dai servizi proposti da RELX, che tuttavia riteniamo ancora sottovalutati dal mercato.

Attività bancarie di alta qualità in un mercato strutturalmente attraente

HDFC Bank è la più grande banca del settore privato indiano con un marchio forte, un’eccezionale esperienza operativa e una lunga storia di creazione di valore per gli azionisti. Il suo solido bilancio e l’eccellente qualità degli asset hanno dato prova di resilienza in tutti i cicli degli ultimi tre decenni.

Sin dalla sua nascita negli anni ‘90, HDFC ha registrato una buona redditività e una forte crescita. Nell’ultimo decennio il ROA (Return on Assets) ha sempre oscillato in un intervallo ristretto dell’1,8-2,0%, corrispondente al 16-22% del ROE (Return on Equity)1. Pertanto, la nostra convinzione nell'azienda è maturata nel corso degli anni grazie alla sua capacità di combinare crescita sana e rendimenti attraverso il ciclo del credito, che l’ha aiutata a distinguersi dalla concorrenza. Considerata la scarsa penetrazione del mercato dei servizi bancari e dei mutui ipotecari in India e il ritardo strutturale nella crescita del PIL pro capite del paese, riteniamo che HDFC Bank sia idealmente pronta a sfruttare a proprio vantaggio la crescita strutturale del credito a livello nazionale.

Finalmente una società di servizi finanziari statunitense, che non sia una banca!

CME (Chicago Mercantile Exchange) è la principale piazza di negoziazione dei derivati a livello mondiale, con un’ampia offerta di prodotti in diverse asset class. Il volume dei derivati sta registrando una tendenza al rialzo, soprattutto negli ultimi anni con la maggiore volatilità del mercato e una più assidua partecipazione degli investitori. Inoltre, il contesto macro caratterizzato da un rallentamento dell’economia e da un aumento delle incertezze gioca a favore delle peculiarità dell’azienda, tra cui flussi di entrate ricorrenti. A differenza della maggior parte delle società finanziarie, che interpretano la volatilità come un ostacolo, CME ne trae vantaggio. In genere, infatti, più volatilità corrisponde a un volume di negoziazioni più elevato, il che fa aumentare di conseguenza i ricavi dell’azienda.

Crediamo che il modello di business di CME possa sostenere un solido incremento dei ricavi a medio e lungo termine, guidato da una crescita secolare dei volumi di futures e opzioni. A nostro avviso, il modello di business dell’azienda e la sua offerta diversificata offrono resilienza in contesti economici incerti. La nostra allocazione a CME all’interno della strategia sostiene la nostra tesi di investimento, che intende concentrare il portafoglio sulle società definite “asset light” e sui fornitori di servizi rispetto ai produttori di beni nell’attuale contesto di mercato.

Conclusione

I riflettori sul mercato azionario statunitense non si spegneranno tanto presto, ma ignorando il resto del mondo nella ricerca di alpha, si perdono a nostro avviso aziende speciali di vari settori, che stanno realizzando innovazioni rivoluzionarie. Global Select è una delle nostre numerose strategie azionarie globali con una pluriennale esperienza di esplorazione del mondo e identificazione di alcune delle opportunità di investimento più interessanti per gli investitori.

1 Fonte: J.P. Morgan Asset Management; dati al 19 settembre 2023.

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