Il meglio della gestione passiva e attiva in un’unica strategia ETF
I nostri Research-Enhanced Index Equity (ESG) ETF combinano l’esposizione passiva all’indice con la selezione attiva dei titoli all’interno di un solido quadro ESG (ambientale, sociale e di governance) e costituiscono quindi un’opzione interessante per gli investitori in cerca di ottenere extra rendimenti incrementali dalla loro esposizione azionaria a basso rischio attivo.
È ora di considerare un approccio ottimizzato dalla ricerca
Che gli investitori stiano cercando di ridurre il rischio nei portafogli o di tornare prudentemente sui mercati, i nostri Research-Enhanced Index (REI) Equity ETF costituiscono un modo conveniente per ottenere esposizione all’indice azionario, con l’ulteriore vantaggio di poter puntare a extra rendimenti sfruttando direttamente l’approccio orientato ai singoli titoli del team composto dagli esperti analisti professionisti di J.P. Morgan Asset Management.
Grazie al nostro approccio ibrido, gli investitori azionari non sono costretti a scegliere tra un’esposizione passiva all’indice e una selezione attiva dei titoli: possono avere entrambe le cose. Non solo: possono beneficiare di una preziosa attenzione alla sostenibilità grazie all’esclusione di determinati settori sulla base dei fattori ESG e della responsabilità d’impresa.
Un’esposizione conveniente agli indici azionari
Riteniamo che le azioni rimarranno una componente importante dei rendimenti totali del portafoglio, particolarmente nel breve termine, se i mercati azionari registreranno una forte inversione quando le economie globali inizieranno a riprendersi dalle misure di lockdown per il coronavirus. Questo parere è ampiamente condiviso dagli investitori azionari globali. Secondo l’ultimo sondaggio trimestrale da noi condotto tra gli investitori azionari globali, l’86% circa degli intervistati prevede che nei prossimi 18-24 mesi i rendimenti azionari risulteranno superiori alla media.
Sondaggio trimestrale tra gli investitori azionari globali
Con la ripresa dei mercati azionari, la strategia Equity REI è in grado di fornire la conveniente esposizione all’indice che chiedono gli investitori. Questo perché, come i fondi passivi, gli ETF Equity REI rimangono quasi sempre interamente investiti, con esposizioni regionali, settoriali e di stile strettamente controllate in base all’indice, per ottenere un tracking error costantemente basso e offrire commissioni competitive.
Extra rendimenti incrementali
Sebbene nel breve termine l’esposizione all’indice azionario rimanga importante, il contributo della gestione attiva rivestirà probabilmente un ruolo fondamentale nel lungo termine. Secondo le nostre ultime previsioni a lungo termine per classe di attivo1, i rendimenti azionari annuali potrebbero scendere al 5,5% annuo nei prossimi 10-15 anni, in calo significativo rispetto al 7,3% degli ultimi 30 anni. In un mondo caratterizzato da bassi rendimenti, gli extra rendimenti offerti dalla gestione attiva possono dare un contributo più consistente alla performance azionaria complessiva.
Riteniamo che gli ETF equity REI siano particolarmente ben posizionati per generare gli extra rendimenti a lungo termine che chiedono gli investitori. A differenza dei fondi indicizzati, possono assumere numerose piccole posizioni di sovrappeso, basate su un’analisi proprietaria dei titoli condotta dal nostro team di esperti analisti di ricerca azionaria. Questi analisti basano le loro valutazioni delle azioni sulla sostenibilità degli utili nel lungo termine. In tal modo sono in grado di spingere lo sguardo oltre la situazione di crisi attuale, individuando società che, alla luce dell’attuale corso azionario, sembrano sottovalutate. L’obiettivo è massimizzare queste opportunità riguardanti titoli specifici, riducendo al minimo i rischi di mercato, settore e stile non ricompensati.
Le opportunità, per i nostri analisti, di individuare azioni sottovalutate e generare extra rendimenti sembrano particolarmente elevate nei mercati odierni. La crisi del Covid-19 ha esacerbato la recente virata verso i titoli large cap, growth e difensivi a scapito di titoli di società cicliche e con un elevato ricorso alla leva finanziaria, portando a livelli estremi gli spread delle valutazioni (la differenza tra i titoli più cari e quelli più convenienti in un mercato o settore).
Riteniamo che questa distorsione del mercato abbia creato significative anomalie nei prezzi delle azioni che possiamo sfruttare attraverso la nostra ricerca azionaria bottom-up. Ad esempio, stiamo scoprendo un significativo valore a lungo termine in molte società forti e “strutturalmente vincenti” i cui corsi azionari sono stati indebitamente influenzati dai ribassi, mentre facciamo attenzione a non esporci a società altamente indebitate che faranno fatica a rimborsare il debito nel caso di una profonda recessione. In generale, i nostri REI Equity ETF sono sempre ben bilanciati e puntano sempre a massimizzare l’esposizione alle opportunità individuate dai nostri analisti.
In linea con le priorità degli investitori
Un altro importante elemento di differenziazione dei nostri REI Equity ETF è il quadro di riferimento ESG attivo, che svolge un ruolo fondamentale nel valutare la sostenibilità a lungo termine dei rendimenti azionari e tiene anche conto dell’impatto, a livello più generale, delle nostre posizioni in portafoglio sui fattori ambientali, sociali e di governance, a cui gli investitori prestano sempre più attenzione.
Adottiamo un approccio a due livelli per integrare i fattori ESG, adottando da un lato un sistema di screening basato su norme e valori per escludere titoli legati al tabacco, al carbone fossile, alle armi controverse, dall'altro tenendo sistematicamente ed espressamente conto dei fattori ESG in tutte le nostre decisioni di investimento e incoraggiando le best practice attraverso il coinvolgimento delle società.
Riteniamo che l'integrazione dei fattori ESG possa aggiungere un valore significativo nel lungo termine. I fattori ESG possono influire sui ricavi, sui costi e sui cash flow operativi, mentre prassi ESG inadeguate possono erodere il valore degli attivi e limitare l’accesso ai finanziamenti.
Fondi versatili con ottimi track record
I nostri Research-Enhanced Index ETF abbracciano quattro regioni geografiche, consentendo agli investitori di ottenere un’esposizione efficiente ed economica a tutti i principali mercati azionari:
- JREG: JPM Global Research Enhanced Index (ESG) UCITS ETF
- JREU: JPM US Research Enhanced Index (ESG) UCITS ETF
- JREE: JPM Europe Research Enhanced Index (ESG) UCITS ETF
- JREM: JPM Emerging markets Research Enhanced Index (ESG) UCITS ETF
Ciascun ETF si basa sui risultati delle ricerche di circa 80 analisti azionari fondamentali e si avvale di un processo di ricerca sugli investimenti affinato nel corso di oltre 30 anni. Sebbene le performance passate non debbano essere utilizzate come un indicatore dei rendimenti futuri, sin dal lancio tutti i nostri REI Equity ETF hanno sovraperformato ogni anno i rispettivi benchmark e, nella maggior parte dei casi, registrando meno volatilità e ribassi massimi più contenuti.
Nel breve termine, riteniamo che i nostri REI equity ETF possano aiutare gli investitori a mantenere o ricreare un’esposizione azionaria per intercettare i rialzi di una potenziale ripresa. Nel più lungo termine, pensiamo che la loro capacità di generare extra rendimenti incrementali sarà fondamentale per consentire agli investitori di aumentare i bassi rendimenti attesi nella maggior parte delle classi di attivo. È questa capacità di differenziare attraverso una ricerca approfondita, offrendo al contempo un’esposizione efficiente all’indice, che distingue davvero i nostri REI Equity ETF.
Scopri come gli ETF Equity REI (ESG) possono offrire una conveniente esposizione agli indici azionari e generare extra rendimenti incrementali all’interno di un solido quadro di riferimento ESG.
1 Long-Term Capital Market Assumptions 2020 di J.P. Morgan Asset Management.