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Gli investimenti alternativi sono necessari in un mondo in evoluzione
Vi sono quattro modi in cui il mondo sta cambiando che, a nostro avviso, mettono alla prova i rendimenti rettificati per il rischio che gli investitori potrebbero ottenere effettuando allocazioni solo agli asset dei mercati pubblici. Questi cambiamenti sono rappresentati da un'inflazione moderatamente superiore alle attese, da picchi di inflazione spinta dai costi, dall'evoluzione della struttura dei mercati dei capitali e dalla transizione energetica.
Ottenere una maggiore diversificazione e protezione dall'inflazione
L'inflazione sarà probabilmente più elevata e volatile nel prossimo decennio, con frequenti picchi di inflazione spinta dai costi. Poiché né le azioni né le obbligazioni giovano dell'inflazione imprevista, gli investitori devono guardare oltre i mercati tradizionali per costruire portafogli diversificati. Gli attivi reali, come immobili, infrastrutture, trasporti e legname, hanno una bassa correlazione con le classi di attivo tradizionali e possono fornire una vera protezione contro l'inflazione, in periodo di scarsità di beni rifugio.
Adattarsi all'evoluzione dei mercati dei capitali
La struttura dei mercati dei capitali sta cambiando. Sempre più società scelgono di restare private o entrano nei mercati quotati a un’età più matura. Gli investitori nel segmento delle azioni small cap non possono quindi accedere ai rendimenti delle fasi iniziali che avrebbero invece potuto cogliere: le decisioni in tema di allocazione al private equity sono pertanto importanti. Ad esempio, molti dei nuovi sviluppi interessanti sui fronti dell’intelligenza artificiale e della sanità avvengono nei mercati privati.
Acquisire esposizione alla transizione energetica
Le ambizioni climatiche richiedevano già una revisione radicale delle nostre infrastrutture nazionali. Tuttavia, l'attuale attenzione alla sicurezza energetica ha instillato un nuovo senso di urgenza nella transizione energetica. Poiché numerosi governi hanno spazi fiscali limitati, vi sarà probabilmente un gran numero di norme e sussidi a supporto di soluzioni private, da cui scaturiranno numerose opportunità di investimento in infrastrutture core.
Perché scegliere l'immobiliare privato?
L'immobiliare privato comprende agli investimenti di capitale in immobili. Gli investimenti immobiliari privati includono attivi come edifici adibiti ad uffici, unità commerciali, magazzini logistici, appartamenti e hotel.
Il settore immobiliare offre un reddito stabile
Gli immobili commerciali core sono spesso affittati a locatari di alta qualità con contratti di locazione a lungo termine e, pertanto, offrono agli investitori una fonte di reddito stabile con una bassa correlazione agli investimenti a reddito fisso tradizionali. Negli ultimi vent'anni, il reddito generato dal settore immobiliare è stato interessante, con rendimenti immobiliari ancora elevati mentre i rendimenti disponibili nel reddito fisso sono scesi a livelli storicamente bassi. La stabilità e la resilienza del reddito immobiliare sono particolarmente preziose in contesti in cui gli investimenti a reddito fisso tradizionali faticano a generare un rendimento sufficiente.
Rendimenti degli immobili commerciali globali
In percentuale, rendimenti su quattro trimestri consecutivi, da reddito e rivalutazione del capitale
Fonte: MSCI, J.P. Morgan Asset Management. Rendimenti degli immobili commerciali rappresentati dall'indice MSCI Global Property Fund. Il grafico illustra lo storico completo dell'indice, a partire dal primo trimestre del 2009 e fino al quarto trimestre 2023. I rendimenti passati non costituiscono un indicatore affidabile dei risultati presenti e futuri. Dati in base alla disponibilità al 31 maggio 2024.
Gli immobili possono fornire protezione dall'inflazione
Gli immobili commerciali possono inoltre fornire un certo grado di protezione dall'inflazione. Molti leasing immobiliari contengono clausole che consentono ai proprietari di immobili di aumentare periodicamente i canoni di locazione, in base a un importo fisso o in linea con un indice dei prezzi al consumo. Questo meccanismo integrato aiuta i flussi di cassa a tenere il passo con l'inflazione, preservando il valore del flusso di reddito nel tempo e offrendo una copertura contro l'inflazione che distingue gli immobili da altre classi di attivi, come il reddito fisso, in cui i flussi di cassa sono più comunemente fissi.
Rendimenti medi dell'immobiliare privato statunitense in diversi contesti inflazionistici
T1/78 – T4/23, trimestrale, IPC complessivo, Indice NCREIF ODCE, a/a in %
Fonte: BLS, FactSet, NCREIF, J.P. Morgan Asset Management. NCREIF ODCE è l'abbreviazione di NCREIF Fund Index - Open End Diversified Core Equity. Si tratta di un indice di rendimento ponderato sulla capitalizzazione, al lordo delle commissioni, ponderato nel tempo. La performance del settore immobiliare è misurata utilizzando i rendimenti totali. Per inflazione "elevata" si intende qualsiasi dato dell'IPC primario su un anno al di sopra della mediana storica, mentre per inflazione "bassa" si intende un dato dell'IPC primario su un anno al di sotto della mediana storica. L'IPC primario mediano tra il T4/78 e il T1/24 è del 2,84%. Dati in base alla disponibilità al 31 maggio 2024.
Gli immobili possono beneficiare delle tendenze strutturali
Gli immobili commerciali sono ben posizionati per sfruttare le tendenze strutturali, poiché la domanda deriva dal nostro modo di vivere, lavorare e fare acquisti. Ad esempio, l'impennata dell'e-commerce e l'aumento della popolazione di locatari si sono tradotti in una recente sovraperformance in questi due settori. Si prevede che altri cambiamenti strutturali, come l'ascesa dell'intelligenza artificiale e i progressi nel settore biotecnologico, alimenteranno la domanda di data center e magazzini refrigerati. I gestori esperti in grado di comprendere questi cambiamenti strutturali a lungo termine saranno in grado di posizionare meglio i portafogli per generare rendimenti superiori.
Rendimenti dell'immobiliare commerciale privato globale per settore
In percentuale, rendimento totale cumulato, dal T1/07 al T4/23
Fonte: MSCI, J.P. Morgan Asset Management. Rendimenti degli immobili commerciali rappresentati dall'indice MSCI Global Property Fund; ponderati per dimensioni di mercato. Il grafico illustra lo storico completo dell'indice, a partire dal primo trimestre del 2007 e fino al quarto trimestre 2023. Tutti i rendimenti sono in USD. I rendimenti passati non costituiscono un indicatore affidabile dei risultati presenti e futuri. Dati in base alla disponibilità al 31 maggio 2024.
Perché il private equity?
Il private equity comporta investimenti in società che non quotate su borse valori. Le tre ampie categorie di private equity (venture capital, growth equity e buyout) si concentrano su diverse fasi della vita di una società.
Le società rimangono private più a lungo
Le società scelgono sempre di più di rimanere private più a lungo rispetto a prima. Nel 1999, l'età mediana di una società al momento dell'offerta pubblica iniziale (IPO) era di quattro anni; nel 2020 era salita a 12 anni. Questo trend è guidato da diversi fattori, tra cui la profondità e la disponibilità del capitale privato, il desiderio di evitare i requisiti di informativa e rendicontazione che derivano dall'essere una società quotata e la potenziale perdita di controllo derivante dal passaggio alla quotazione.
Età mediana delle società al momento dell’IPO
Anni
Fonte: Initial Public Offerings: Updated Statistics, Jay R. Ritter (giugno 2021), J.P. Morgan Asset Management. Dati al 31 maggio 2024.
L'universo delle azioni quotate è in calo
Con le società che rimangono private più a lungo e molte società consolidate che restano private, l'universo del capitale quotato è in calo. Tra il 1997 e il 2022, il numero delle società quotate in borsa è sceso di oltre il 40% negli Stati Uniti e di oltre il 60% nel Regno Unito. Di conseguenza, il capitale quotato rappresenta ora solo il 15% dell'universo azionario totale, con il restante 85% di private equity.
Numero di società statunitensi quotate
Fonte: FactSet, Jay Ritter, University of Florida, Russell, World Federation of Exchanges, J.P. Morgan Asset Management. Il numero di società statunitensi quotate è rappresentato dalla somma delle società quotate sul NYSE e sul NASDAQ. Dati al 31 maggio 2024.
Il private equity può fornire rendimenti superiori
Investendo in società private, in particolare nelle fasi iniziali, le società di private equity catturano la crescita e la creazione di valore di queste imprese in un modo che non sarebbe possibile nei mercati quotati. Questa capacità di investire in aziende ad alto potenziale e in rapida crescita prima che vengano quotate è un fattore chiave del potenziale di incremento dei rendimenti del private equity.
Rendimento cumulato dal 2003
livello dell'Indice 2003, ribasato a 100 nel T1/03
Fonte: Burgiss, LSEG Datastream, MSCI, J.P. Morgan Asset Management. Per il private equity globale i rendimenti sono ponderati per il tempo da Burgiss. Gli indici azionari sono rendimenti totali in dollari USA. I rendimenti passati non costituiscono un indicatore affidabile dei risultati presenti e futuri. Dati al 31 maggio 2024.
Perché scegliere le infrastrutture private?
Le infrastrutture private comprendono gli investimenti in attivi infrastrutturali. Gli investimenti infrastrutturali comprendono beni come strade e ponti, servizi elettrici e idrici, telecomunicazioni ed energia.
C'è una significativa necessità di aggiornare le infrastrutture
Ogni anno sono necessari diverse migliaia di miliardi di dollari di investimenti infrastrutturali per creare e aggiornare le nostre principali infrastrutture. Inoltre, vi è anche una crescente domanda di capitale per finanziare la transizione energetica. Con il limitato margine di manovra fiscale per i governi, vi sarà probabilmente un gran numero di innovazioni normative e sussidi a supporto di soluzioni private, da cui scaturiranno numerose opportunità di investimento in infrastrutture core.
Fabbisogno medio annuo di infrastrutture globali per tipo
Migliaia di miliardi di USD, dati aggiornati al 2017
Fonte: McKinsey Global Institute, J.P. Morgan Asset Management. Dati in base alla disponibilità al 31 maggio 2024.
Le infrastrutture offrono un reddito stabile
Gli attivi infrastrutturali privati possono offrire agli investitori flussi di reddito stabili e prevedibili. Molti attivi infrastrutturali, come i servizi di pubblica utilità o le reti di trasporto, offrono servizi essenziali che rimangono sempre richiesti a prescindere dalle condizioni economiche. Questa domanda non elastica ha consentito alle infrastrutture private core di generare rendimenti di reddito stabili durante l'intero ciclo economico, anche a fronte di variazioni dei valori patrimoniali.
Rendimenti delle infrastrutture private core globali
In percentuale, rendimenti su quattro trimestri consecutivi
Fonte: MSCI, J.P. Morgan Asset Management. Rendimenti delle infrastrutture rappresentati dall'Indice MSCI Global Quarterly Infrastructure Asset. Il grafico indica i rendimenti su periodi consecutivi di un anno, derivanti da reddito e apprezzamento del capitale. Il grafico illustra la storia completa dell'indice, a partire dal primo trimestre del 2009 e fino al terzo trimestre 2023. I rendimenti passati non costituiscono un indicatore affidabile dei risultati presenti e futuri. Dati al 31 maggio 2024.
Le infrastrutture possono fungere da copertura contro l'inflazione
Oltre al reddito regolare, gli investimenti infrastrutturali possono fungere da efficaci coperture contro l'inflazione. Molti attivi infrastrutturali hanno contratti a lungo termine con correzioni dell'inflazione integrate, che assicurano che i ricavi siano al passo con l'aumento dei costi. Inoltre, la natura essenziale dei servizi infrastrutturali consente agli operatori di trasferire più facilmente agli utenti finali i costi più elevati rispetto ad altri settori dell'economia.
I servizi di pubblica utilità negli Stati Uniti hanno generato rendimenti rispetto all'inflazione
Ritorno sul capitale medio generato*, annuo
Fonte: Bloomberg, Bureau of Economic Analysis, SNL, AEU, J.P. Morgan Asset Management. Il grafico mostra il ROE medio consentito per i servizi di pubblica utilità di elettricità e gas naturale dal 1970 a dicembre 2023 e l'inflazione annuale dal 1968 al 2021. *Il rendimento sul capitale è sfasato di due anni. La spesa per i servizi di pubblica utilità è al dicembre 2023. Dati al 31 maggio 2024.
Perché il trasporto privato?
Per trasporto privato si intendono gli investimenti in attivi nel settore dei trasporti, che includono attivi come navi, aerei e treni, essenziali per il commercio globale. I trasporti privati sono talvolta indicati come infrastrutture di movimento.
I trasporti svolgono un ruolo fondamentale nell'economia globale
Dal 1950, il volume degli scambi commerciali globali è cresciuto di quasi il 4.500%. Questa espansione è stata resa possibile dai mezzi di trasporto. Dalle navi che attraversano grandi oceani ai treni che attraversano i continenti, queste risorse essenziali fungono da spina dorsale della catena di approvvigionamento globale, spostando in modo efficiente merci e materiali in ogni angolo del mondo. in quanto di linfa vitale del commercio globale, gli attivi di trasporto svolgono un ruolo indispensabile nel collegare i mercati, trainando la crescita economica e favorendo il mondo moderno e interconnesso in cui viviamo oggi.
Evoluzione del commercio mondiale
Volume degli scambi commerciali mondiali, indice 1950 = 100
Fonte: World Trade Organization (WTO), J.P. Morgan Asset Management.
Dati al 31 maggio 2024.
Il settore dei trasporti offre rendimenti interessanti rettificati per il rischio
Gli attivi legati ai trasporti offrono agli investitori il potenziale di rendimenti interessanti che si rapportano favorevolmente al reddito fisso tradizionale. La crescita della domanda e una pipeline di offerta fiacca consentono ai proprietari di attivi di trasporto di generare elevati livelli di reddito, spesso nella gamma di obbligazioni ad alto rendimento, anche se le controparti sono spesso investment grade. Questa combinazione di rendimenti più elevati e rischio di credito relativamente basso rende i trasporti una fonte di reddito alternativa interessante per gli investitori con orizzonti d'investimento più lunghi.
Rendimenti delle classi di attivo
%
Fonte: Bloomberg, LSEG Datastream, J.P. Morgan Asset Management. I rendimenti dei trasporti globali sono derivati da un indice J.P. Morgan Asset Management; high yield Stati Uniti: Indice ICE BofA US High Yield – rendimento minimo (Yield to Worst); IG Stati Uniti: Bloomberg US Corporate Investment Grade USD - rendimento minimo; HY Europa: Indice ICE BofA Euro Developed Markets Non-Financial High Yield Constrained – rendimento minimo; IG Europa: Bloomberg Euro Aggregate: Società EUR - rendimento minimo. Rendimenti dei mercati quotati al T1 2024; rendimenti dei mercati privati al T4/23. I rendimenti passati non costituiscono un indicatore affidabile dei risultati presenti e futuri. Dati al 31 maggio 2024.
Il settore dei trasporti ha una bassa correlazione con gli attivi tradizionali
Gli attivi di trasporto possono anche fungere da importante componente di diversificazione all'interno di un portafoglio a causa della loro bassa correlazione alle classi di attivo tradizionali e agli altri investimenti alternativi. Integrando i trasporti insieme ad altri attivi alternativi, gli investitori possono potenzialmente migliorare la diversificazione, mitigare i rischi e migliorare la resilienza del portafoglio, soprattutto nei periodi di volatilità del mercato.
Correlazioni tra mercati quotati e privati
Rendimenti trimestrali
Fonte: Bloomberg, MSCI, NCREIF, J.P. Morgan Asset Management. Il RE core Europa comprende l'Europa continentale. Immobiliare. Azioni globali: Indice MSCI AC World. Obblig. globali: Bloomberg Global Aggregate. Immobiliare core Europa: Indice MSCI Global Property Fund – Europa continentale. Infrastrutture globali (Infrastr.): Indice MSCI Global Private Infrastructure Asset. Legname: Indice NCREIF Timberland Property (US). Trasporti: rendimenti ricavati da un Indice J.P. Morgan Asset Management. I rendimenti sono denominati in USD. Dati al 31 maggio 2024.
Perché il private credit?
Il termine “credito privato”, o prestito diretto, si riferisce generalmente a finanziatori non tradizionali (come fondi di private credit o hedge fund) che concedono prestiti direttamente a società di piccole e medie dimensioni. Questa forma di finanziamento viene spesso utilizzata da società che potrebbero non avere accesso a prestiti bancari tradizionali.
Le banche hanno ridotto i prestiti a piccole e medie imprese
Negli ultimi vent'anni, i cambiamenti normativi e l'aumento dei requisiti patrimoniali hanno indotto le banche a ridurre i prestiti a piccole e medie imprese. Nel 2000, la quota dei prestiti tra banche ed enti non bancari è rimasta pressoché uguale, mentre più di recente gli enti non bancari hanno emesso quasi il triplo dei finanziamenti. Normative più severe hanno reso meno economico per le banche servire questo segmento, creando un significativo divario di finanziamento.
Fonti di finanziamento sul mercato primario
In percentuale, mercato delle nuove emissioni per prestiti largamente sindacati, 1999-2022
Fonte: FDIC, LCD, PitchBook, J.P. Morgan Asset Management. *Gli enti non bancari comprendono gli investitori istituzionali e le società finanziarie. Dati al 31 maggio 2024.
Il private credit ha colmato il divario di finanziamento
L'espansione dei prestiti non tradizionali ha rispecchiato la diminuzione dei prestiti bancari. Infatti, negli ultimi vent'anni, il credito privato è cresciuto da un mercato da 40 miliardi di dollari a un mercato da oltre un terzo delle dimensioni del mercato obbligazionario high yield globale. Storicamente, il credito privato ha sostenuto il mercato intermedio, offrendo prestiti direttamente a piccole e medie imprese. Tuttavia, più di recente, anche il credito privato ha cominciato a mettere in difficoltà le banche nel mercato dei prestiti ampiamente sindacati.
Patrimonio gestito (AUM) del credito privato
Miliardi di USD
Fonte: Preqin, J.P. Morgan Asset Management. Il patrimonio gestito è la somma del valore non realizzato e del "dry powder", ossia il capitale impegnato nei confronti di un fondo ma non ancora richiamato. Dati al 31 maggio 2024.
Il credito privato offre rendimenti interessanti rettificati per il rischio
Per gli investitori con orizzonti d'investimento di lungo termine, il credito privato offre rendimenti rettificati per il rischio interessanti. I rendimenti dei prestiti diretti sono solitamente a tasso variabile e prevedono al prestatore severe clausole per ridurre il rischio di inadempienza. Per queste ragioni, si ritiene che il prestito diretto abbia generalmente un tasso d'interesse e un rischio d'insolvenza inferiori rispetto alle obbligazioni ad alto rendimento. Tuttavia, ciò comporta anche una minore liquidità rispetto alle obbligazioni ad alto rendimento, negoziate sui mercati pubblici.
Rendimenti delle classi di attivo
%
Fonte: Bloomberg, Cliffwater, Lincoln international, LSEG Datastream, J.P. Morgan Asset Management. Prestiti diretti (direct lending) USA: Cliffwater CDLI-S index – rendimento a scadenza; prestiti diretti Europa: Lincoln ESDI – rendimento a scadenza; high yield Stati Uniti: Indice ICE BofA US High Yield – rendimento minimo; IG Stati Uniti: Bloomberg US Corporate Investment Grade USD - rendimento minimo; HY Europa: Indice ICE BofA Euro Developed Markets Non-Financial High Yield Constrained – rendimento minimo; IG Europa: Bloomberg Euro Aggregate: Società EUR - rendimento minimo. Rendimenti dei mercati quotati al T1 2024; rendimenti dei mercati privati al T4/23. I rendimenti passati non costituiscono un indicatore affidabile dei risultati presenti e futuri. Dati al 31 maggio 2024.
Perché le foreste di legname?
L'investimento in legname si riferisce all'acquisizione e alla gestione delle aree boschive con l'obiettivo di generare rendimenti finanziari principalmente tramite la vendita di legname.
Il legname offre una fonte di reddito stabile
Come altri attivi reali, il legname ha generato rendimenti molto stabili negli ultimi 25 anni. A differenza di altri attivi reali, la stabilità del rendimento del reddito del legname deriva dal fatto che il legno beneficia di una crescita biologica. Questo significa che, man mano che gli alberi crescono, aumentano di volume e densità, rendendoli più preziosi. Poiché gli alberi crescono anche nei periodi economici più difficili, il legname presenta anche basse correlazioni con gli attivi finanziari tradizionali, il che lo rende un'importante fonte di diversificazione.
Rendimenti del legname negli Stati Uniti
%
Fonte: NCREIF, J.P. Morgan Asset Management. I rendimenti passati non costituiscono un indicatore affidabile dei risultati presenti e futuri. Dati al 31 maggio 2024.
Il legname è una copertura efficace contro l'inflazione
La crescita biologica, l'apprezzamento dei prezzi e dei terreni rendono il legname un'efficace copertura contro l'inflazione. Negli ultimi 30 anni, il legname ha generato rendimenti reali (rettificati per l'inflazione) molto interessanti in contesti di forte inflazione. Il periodo di forte inflazione del 2022 non ha fatto eccezione. Tra agosto 2021 e marzo 2022, i prezzi del legname sono aumentati di oltre il 250%. In un mondo in cui si prevede che l'inflazione sia mediamente più elevata e volatile, il legname diventerà una parte importante di un portafoglio ben diversificato.
Rendimenti reali medi in diversi periodi d'inflazione
In percentuale, rendimento totale annuo medio
Fonte: Bloomberg, LSEG Datastream, MSCI, NCREIF, J.P. Morgan Asset Management. Le dimensioni del campione vanno dal 1988 al 2023. Azioni statunitensi: MSCI USA; titoli di Stato statunitense: Indice Bloomberg US Treasury Bond; legname statunitense: NCREIF Indice Timberland. I rendimenti passati non costituiscono un indicatore affidabile dei risultati presenti e futuri. Dati al 31 maggio 2024..
Il legname può contribuire a raggiungere gli obiettivi di sostenibilità
L'investimento in legname offre agli investitori l’opportunità di allinearsi ai propri obiettivi ambientali, sociali e di governance (ESG), generando al contempo rendimenti finanziari. Man mano che gli alberi crescono assorbono il carbonio dall'atmosfera, consentendo agli investitori di compensare o ridurre l'impronta di carbonio. Inoltre, qualsiasi ulteriore stoccaggio di carbonio può essere convertito in attivi di carbonio verificati (VCA) e venduto sui mercati dei crediti di carbonio. Man mano che sempre più paesi e società assumono l'impegno di zero emissioni nette, l'aumento della domanda di crediti di carbonio probabilmente spingerà al rialzo il prezzo, migliorando ulteriormente i vantaggi dell'investimento in legname.
Emissioni globali coperte da misure di fissazione dei prezzi del carbonio
Percentuale delle emissioni globali
Fonte: World Bank, J.P. Morgan Asset Management. ETS: sistema di scambio delle quote di emissione. Dati al 31 maggio 2024.
Perché investire in hedge fund?
Per “hedge fund” si intende una società in accomandita di investitori privati il cui denaro viene messo insieme per investire in un’ampia gamma di attività, spesso utilizzando strategie complesse volte a generare rendimenti più elevati. Si tratta di fondi di investimento non quotati, e pertanto meno regolamentati rispetto a quelli quotati.
Gli hedge fund possono fornire una diversificazione più ampia
Utilizzando un'ampia gamma di strategie d'investimento, dalla vendita allo scoperto e dalla leva finanziaria a derivati complessi, gli hedge fund possono generare rendimenti sostanzialmente non correlati alle classi di attivi tradizionali, come azioni e obbligazioni. Negli ultimi 30 anni, questa capacità di generare fonti di rendimento diversificate, oltre alle semplici esposizioni long-only alle azioni quotate, ha consentito agli hedge fund di fornire una diversificazione più ampia rispetto ai soli mercati quotati. Nella maggior parte dei periodi di stress acuto del mercato, come la recessione dot-com, la crisi finanziaria globale e l'elevata inflazione del 2022, la correlazione degli hedge fund con un portafoglio di 60/40 azioni-obbligazioni è scesa a zero o al di sotto di tale soglia.
Correlazioni tra hedge fund e un portafoglio azionario/obbligazionario 60/40*
Correlazione su 12 mesi consecutivi dei rendimenti mensili, 1990 - 2024
Fonte: Bloomberg, FactSet, HFRI, S&P Global, J.P. Morgan Asset Management. *Il portafoglio 60/40 è composto per il 60% dall’S&P 500 e per il 40% dal Bloomberg U.S. Aggregate. Gli hedge fund sono rappresentati da HFRI Macro. La correlazione è calcolata su base mobile a 12 mesi. Dati al 31 maggio 2024.
Gli hedge fund possono limitare i rischi di ribasso
Gli hedge fund hanno la flessibilità di impiegare strategie difensive, come la vendita allo scoperto e la copertura, che possono contribuire a preservare il capitale nelle fasi di ribasso del mercato. Attraverso la gestione attiva delle esposizioni e la flessibilità in base alle mutevoli condizioni di mercato, gestori specializzati di hedge fund possono mitigare le perdite e limitare i rischi di ribasso dei portafogli. Questa flessibilità è stata evidente negli ultimi tre ribassi, con gli hedge fund globali che hanno registrato rendimenti positivi, anche nel 2022 quando sia azioni che obbligazioni hanno subito un calo simultaneo.
Rendimenti per classe di attivo
%
Fonte: HFRI, LSEG Datastream, J.P. Morgan Asset Management. La fase di mercato ribassista del 2000 va dal 31 marzo 2000 al 31 ottobre 2002; la fase di mercato ribassista del 2008 va dal 31 ottobre 2007 al 28 febbraio 2009, il 2022 è l'anno solare. I risultati ottenuti nel passato non sono un indicatore affidabile dei risultati attuali e futuri. Dati al 31 maggio 2024.
Gestori esperti possono generare alfa
I gestori di hedge fund qualificati possono generare alfa grazie alla loro capacità di sfruttare le inefficienze di mercato e di affrontare contesti di mercato complessi. Tuttavia, il rendimento varia ampiamente tra i gestori: il divario tra i fondi del quartile superiore e di quello inferiore può essere molto più ampio rispetto ai mercati quotati. Questa dispersione sottolinea l'importanza della selezione dei gestori.
Dispersione tra mercati quotati e privati
In percentuale, sulla base dei rendimenti in una finestra di 10 anni*
Fonte: Burgiss, NCREIF, Morningstar, PivotalPath, J.P. Morgan Asset Management. Le azioni e le obbligazioni globali si basano rispettivamente sulle categorie di azioni e obbligazioni mondiali. *La dispersione dei gestori si basa sui rendimenti annuali di un periodo di 10 anni che termina nel quarto trimestre 2023 per hedge fund e immobiliare core USA e nel terzo trimestre 2023 per azioni globali di fondi USA e obbligazioni globali di fondi USA. I settori non-core Real Estate, Global Private Equity e Global Venture Capital sono rappresentati dal tasso di rendimento interno (IRR) su un orizzonte di 10 anni che termina nel terzo trimestre del 2023. Azioni e obbligazioni globali di fondi USA comprendono fondi comuni ed ETF domiciliati negli Stati Uniti. I rendimenti passati non costituiscono un indicatore affidabile dei risultati presenti e futuri. Dati al 31 maggio 2024.
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