In sintesi:
Una serie di vecchi impegni ribaditi, aggiornamenti di impegni esistenti e lanci di nuove iniziative: qualcuno potrebbe sostenere che la COP27 non abbia prodotto grandi risultati, nel complesso.
Da parte nostra, riteniamo che siano stati compiuti dei piccoli passi avanti in alcune aree, con governi e aziende che hanno palesato la volontà di collaborare per garantire il sostegno agli investimenti e all’innovazione tecnologica.
Gli accordi stipulati durante la conferenza potrebbero anche dare un impulso positivo alle aziende che lavorano su temi chiave della sostenibilità, tra cui le energie rinnovabili e l’elettrificazione, risorse idriche e alimentari sostenibili, trasporti sostenibili, edilizia sostenibile, riciclaggio e riutilizzo.
Una COP di implementazione?
La conferenza COP27 di Sharm el-Sheikh, in Egitto, si è conclusa con risultati che hanno dato vita a pareri contrastanti. Sono stati raggiunti alcuni traguardi degni di nota e stipulati accordi importanti, anche sulla spinosa questione del sostegno finanziario a quei paesi in via di sviluppo che sono più vulnerabili alle perdite e ai danni legati al cambio climatico. Ma i progressi fatti sono stati inferiori a quelli richiesti dalla situazione, considerando l’accelerazione in atto dei cambiamenti climatici e i danni fisici ed economici ad essi correlati.
Ci sono state parecchie delusioni, inclusa la mancanza di aggiornamenti concreti in merito alle ambizioni climatiche e agli obiettivi climatici nazionali dei paesi partecipanti. In assenza di obiettivi climatici più ambiziosi, è improbabile che le politiche messe in atto dai governi riescano a limitare l’aumento della temperatura globale a 1,5 ºC sopra ai livelli preindustriali. Motivo di delusione non è solo la mancanza di dettagli concreti su quali, fra gli accordi raggiunti, saranno effettivamente concretizzati e in che forma, ma anche la mancanza di conferme di finanziamento per questioni trascurate, come l’adattamento climatico. Resta da vedere se il cosiddetto “COP di implementazione” sarà all’altezza del suo appellativo.
Ciò nonostante, durante la conferenza ci sono stati numerosi sviluppi di cui riteniamo che gli investitori dovrebbero essere a conoscenza. Molti di questi riguardano temi di sostenibilità ambientale che saranno fondamentali per la transizione verso un’economia più verde, come le energie rinnovabili e l’elettrificazione, il riciclaggio e il riutilizzo, risorse idriche e alimentari sostenibili, trasporti sostenibili e costruzioni sostenibili. Le nuove iniziative e gli impegni di finanziamento annunciati nel corso della COP sono rivolti a un’ampia gamma di sfide in materia di sostenibilità. Riteniamo che questi annunci possano fornire un impulso significativo all’innovazione e all’implementazione di soluzioni sostenibili.
Sostenere la transizione energetica
È stata chiaramente riconosciuta la necessità di un’azione più rapida sulla mitigazione dei cambiamenti climatici attraverso un piano di decarbonizzazione completo. Una coalizione di 25 paesi tra cui Stati Uniti, Regno Unito, Canada ed Emirati Arabi Uniti ha lanciato la Breakthrough Agenda1, o “Agenda della svolta”, il cui obiettivo è quello di accelerare il tasso di decarbonizzazione nei settori ad alte emissioni, vale a dire energia, trasporto su strada, acciaio, idrogeno e agricoltura. Il prossimo anno, il mandato dovrebbe estendersi alle costruzioni e al settore del cemento. Gli obiettivi ad ampio raggio dell’agenda includono la definizione di standard per favorire alternative a basse emissioni, il coordinamento degli appalti pubblici per stimolare la domanda e l’aumento della produzione tramite finanziamenti, progetti campione e ricerca e sviluppo (R&S). Sebbene il quadro debba essere corroborato da azioni concrete, l’“Agenda della svolta” rappresenta uno sforzo internazionale coordinato per spostare la domanda e i flussi finanziari verso soluzioni che agevolino una transizione di successo verso le zero emissioni nette. In quanto tale, è qualcosa che gli investitori devono tenere in considerazione nel momento in cui valutano le opportunità di investimento in questi settori.
Altri accordi stipulati in occasione della COP riguardano tematiche e sfide più specifiche. Nel settore delle energie rinnovabili, nove paesi, tra cui il Regno Unito, hanno aderito alla Global Offshore Wind Alliance per adoperarsi a rimuovere gli ostacoli allo sviluppo dell’eolico offshore. L’adesione del Regno Unito lascia intendere che quest’area venga considerata un ambito prioritario da questo paese. Il governo degli Stati Uniti, nel frattempo, ha annunciato l’iniziativa Energy Transition Accelerator2 , un piano per sfruttare il capitale privato per finanziare la transizione verso l’energia pulita nei paesi in via di sviluppo, finanziando in parte l’eliminazione graduale del carbone attraverso la vendita di crediti di carbonio ai paesi inquinanti, nell’ambito dei mercati volontari del carbonio (VCM).
La gamma delle opportunità d’investimento nelle energie rinnovabili si sta espandendo su scala globale, con sviluppi che vanno oltre Sharm el-Sheikh. Il modello Just Energy Transition Partnership, ad esempio, nato in occasione della COP26 nel 2021, ha consentito di concludere un accordo da 20 miliardi di dollari con l’Indonesia3 in occasione del recente vertice del G20. L’iniezione di fondi nei prossimi cinque anni è intesa a sostenere l’eliminazione graduale dell’energia alimentata da combustibili fossili e a massimizzare l’uso da parte del paese asiatico delle sue risorse energetiche rinnovabili, promuovendo al contempo la crescita economica, la creazione di nuovi posti di lavoro qualificati e la riduzione dell’inquinamento. Un po’ come l’accordo stipulato con il Sudafrica un anno prima. La diffusione di tali modelli tra le economie emergenti, sostenuta da solidi impegni di finanziamento da parte dei paesi sviluppati, potrebbe ridurre gli ostacoli all’adozione di energie rinnovabili e offrire agli investitori capaci di muoversi con maggior rapidità l’opportunità di beneficiare della maggiore domanda di soluzioni abilitanti.
Promuovere la tecnologia verde e il trasporto sostenibile
Le novità della COP non hanno riguardato solo la transizione energetica. La First Movers Coalition4 del Forum Economico Mondiale, composta da diversi paesi e società multinazionali e lanciata da Biden in occasione della COP26, ha annunciato finanziamenti per USD 12 miliardi destinati a investimenti in tecnologia pulita e ha avviato nuovi flussi di lavoro settoriali relativi al cemento e al calcestruzzo.
I membri della coalizione hanno inoltre annunciato l’impegno a coprire entro il 2030 almeno il 10% del proprio fabbisogno di questo materiale con cemento e calcestruzzo ad emissioni “quasi zero”, un impegno significativo, se si considera che l’impatto del settore edile sulle emissioni globali di gas serra è di circa il 40%. In concomitanza con l’emergere di politiche governative più efficaci, come i sussidi e i crediti d’imposta inclusi nell’Inflation Reduction Act del 2022 negli Stati Uniti, finanziamenti di questa natura potrebbero avere ricadute positive sul settore delle costruzioni sostenibili e per gli investitori alla ricerca di opzioni di investimento in soluzioni di edilizia sostenibile.
Anche il trasporto sostenibile è stato uno dei punti all’ordine del giorno durante il “Solutions Day” della conferenza. La coalizione “Accelerating to Zero”, inaugurata in occasione della COP26 per accelerare la transizione verso i veicoli a zero emissioni, ha ricevuto maggiore sostegno da aziende come Volvo e paesi come Germania, Stati Uniti, Giappone, Corea del Sud e Regno Unito. La coalizione ha annunciato un totale di 214 firmatari di una Dichiarazione veicoli a zero emissioni, con la quale gli aderenti si impegnano a raggiungere un obiettivo specifico di vendite globali di veicoli a zero emissioni entro il 2040 e il 2035 nei mercati principali, nonché un piano per creare un maggior supporto alla transizione verso i veicoli elettrici nelle economie emergenti5.
La Green Shipping Challenge, iniziativa creata da Stati Uniti e Norvegia, cercherà di coinvolgere i partecipanti della filiera dei trasporti marittimi affinché prendano impegni per raggiungere la neutralità carbonica, in linea con l’obiettivo di non superare la soglia dei 1,5 ºC. La finalità è quella di promuovere la produzione di carburanti a zero emissioni, lo sviluppo della capacità di ricarica per le navi e l’implementazione di imbarcazioni a emissioni basse o nulle, contemporaneamente alla creazione di “corridoi verdi” per le spedizioni. La Green Shipping Challenge è un chiaro esempio di impulso per le aziende che lavorano nel settore del trasporto marittimo sostenibile. Considerato che oltre il 90% delle merci scambiate nel mondo vengono trasportate via nave, la portata della sfida e dell’opportunità è immensa.
Azioni in favore di risorse idriche e alimentari sostenibili
Alla COP non sono mancati gli interventi sulle risorse idriche e alimentari sostenibili, con intere giornate dedicate esclusivamente alle questioni dell’acqua e della natura. Il cambiamento climatico aggrava la carenza di cibo minacciando sia la produttività delle colture a livello globale che la qualità nutrizionale delle stesse. Allo stesso tempo, i sistemi per la produzione di generi alimentari contribuiscono fortemente al cambiamento climatico attraverso il degrado del suolo e il rilascio di emissioni di gas serra. Uno degli annunci più importanti in occasione della conferenza ha riguardato il raddoppio degli investimenti – da USD 4 miliardi a USD 8 miliardi – stanziati dalla “Agriculture Innovation Mission for Climate” o Missione di innovazione agricola per il clima, un’iniziativa congiunta di Emirati Arabi Uniti e Stati Uniti d’America6. Questa iniziativa prevede 30 “sprint di innovazione”, allineati con una o più aree di interesse, ad esempio le piccole imprese agricole dei paesi a basso o medio reddito, le tecnologie emergenti, la ricerca agroecologica o la riduzione del metano.
Altre iniziative nell’ambito delle “risorse idriche e alimentari sostenibili” includono il lancio dell’iniziativa Food and Agriculture for Sustainable Transformation (FAST) (Cibo e agricoltura per la trasformazione sostenibile), creata per migliorare la quantità e la qualità dei contributi finanziari in favore del clima, mirati al trasformare l’agricoltura e i sistemi alimentari entro il 2030. L’iniziativa sosterrà l’adattamento climatico e la sicurezza alimentare ed economica, sia con sovvenzioni di USD 11 milioni elargite dalla Fondazione Rockefeller a organizzazioni equosolidali e in favore di prassi agricole rigenerative in tutto il mondo sia appoggiando la Initiative on Climate Action and Nutrition7 (Iniziativa in favore del clima e la nutrizione) in risposta all’enorme sfida posta dai nostri sistemi alimentari insostenibili e dalle interconnessioni tra clima e salute. Tra gli obiettivi dell’iniziativa c’è una campagna di sensibilizzazione per un aumento dei finanziamenti pubblici diretti alle attività di ricerca e sviluppo che offrano risultati concreti e riscontrabili in favore del clima e della nutrizione.
Il lancio di Action for Water Adaptation and Resilience (Azione per l’adattamento delle risorse idriche e resilienza), in collaborazione con l’Organizzazione meteorologica mondiale, è stato un passo avanti nell’affrontare l’urgente problema della scarsità d’acqua provocato dall’aumento delle temperature. Essendo un elemento fondamentale delle infrastrutture nazionali, l’acqua è un settore di difficile accesso per gli investitori privati, ma le innovazioni necessarie per garantire ai paesi di tutto il mondo di poter continuare ad accedere a risorse idriche sufficienti e sostenibili offrono sempre maggiori opportunità anche in questo campo. Veicoli finanziari misti sulla falsariga dell’African Cities Water Adaptation Fund8 mirano ad attrarre capitali privati e a catalizzare la realizzazione di progetti attraverso prestiti agevolati e sovvenzioni, nonché investimenti diretti in capitale proprio e debito subordinato.
Verso una gestione sostenibile dei rifiuti
Ultima, ma non meno importante, dato che il settore dei rifiuti contribuisce per oltre il 10% alle emissioni di gas serra a livello globale9, è la questione relativa alle soluzioni per la gestione e lo smaltimento dei rifiuti. Oltre al riciclaggio e al riutilizzo, i partecipanti alla conferenza hanno cercato di affrontare il problema dei rifiuti laddove questo è più grave. L’iniziativa “50 by 2050”10 (50 entro il 2050), istituita dalla Global Waste Initiative, ha fissato l’obiettivo di trattare e smaltire il 50% dei rifiuti prodotti in Africa entro 2050, dove l’inquinamento da rifiuti è riconosciuto come un grave ostacolo alla mitigazione dei cambiamenti climatici e agli Obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite.
In particolare, trovare soluzioni migliori per il problema dei rifiuti di plastica rappresenta una priorità, se si considera il ruolo di tali rifiuti nelle emissioni, nel danneggiamento della salute degli oceani e nella distruzione della biodiversità. Le aziende che si occupano principalmente delle innovazioni nel settore della gestione dei rifiuti potrebbero trarre vantaggio da questi impegni e orientamenti politici generali.
Il punto di vista dell’investitore:
Gli obiettivi fissati durante gli incontri della COP sono un primo segnale positivo di una maggiore ambizione in materia di iniziative in favore del clima. Ma gli obiettivi da soli non bastano per raggiungere la decarbonizzazione dell’intera economia necessaria a limitare il riscaldamento globale. Crediamo che i fattori chiave siano l’innovazione, la tecnologia e il progresso. Man mano che la tecnologia migliora, i costi per le nuove soluzioni si riducono e gradualmente, di pari passo con la maggiore accessibilità dei prodotti innovativi, anche la capacità di produzione aumenta. Questo a sua volta riduce ulteriormente i costi, creando un circolo virtuoso.
Oggi stiamo assistendo a questo processo in molte aree, come le energie rinnovabili, i motori elettrici ad alta efficienza energetica, le pompe di calore, gli elettrodomestici, il software per la gestione energetica degli edifici, delle fabbriche e delle centrali elettriche, i veicoli elettrici e l’agricoltura di precisione, solo per citare alcuni esempi. Sebbene molte di queste tecnologie siano già ampiamente accessibili, si lavora continuamente a nuovi sviluppi e qui entrano in gioco due iniziative di importanza fondamentale su entrambe le sponde dell’Atlantico.
In Europa, gli standard energetici sempre più stringenti fissati dall’Unione Europea mettono efficacemente sotto pressione le aziende in un’ottica di necessità di innovazione. In pratica, qualsiasi azienda del mondo che voglia vendere in Europa deve soddisfare quegli standard di efficienza energetica sempre più rigorosi.
Negli Stati Uniti, l’Inflation Reduction Act svolgerà un ruolo fondamentale nell’incoraggiare la produzione domestica di tecnologie chiave, come il fotovoltaico o le batterie per auto, promuovendo ulteriori ricerche in queste aree per renderle ancora più economiche, ma anche contribuendo a sovvenzionare tecnologie emergenti, come l’idrogeno, che una volta ridotti i costi potrebbe rappresentare l’applicazione vincente nella lotta al cambiamento climatico. L’idrogeno potrebbe trasformare il settore dell’energia rinnovabile attraverso la distribuzione di un materiale simile al gas che, nel tempo potrà riscaldare le nostre case, sarà riconvertito in elettricità nei momenti di minor disponibilità di energia rinnovabile e un giorno alimenterà le nostre auto e gli aeroplani.
Man mano, che le tecnologie a disposizione renderanno le alternative ai combustibili fossili più economiche, diventerà sempre più costoso continuare a bruciare combustibili fossili come fatto dai tempi della rivoluzione industriale. A nostro avviso, l’allontanamento da una tecnologia che utilizziamo da centinaia di anni è pienamente in atto e difficilmente subirà mutamenti in tempi brevi.
Conclusioni: valutare le implicazioni per gli investitori
La COP27 lascia molto a desiderare in termini di impegni per una riduzione delle emissioni, azioni concrete di implementazione e finanziamenti da parte della comunità internazionale per la mitigazione e l’adattamento climatico nei paesi e nei settori che ne hanno più bisogno. Tuttavia, il gran numero di accordi raggiunti nel corso della conferenza, tutti mirati all’emergenza climatica, da ogni angolazione, dovrebbe permettere agli investitori di mantenere la fiducia nell’opportunità di lungo termine rappresentata dalla transizione verso un’economia più sostenibile.
Nonostante la natura lenta e frammentaria dei negoziati e il risultante mosaico di impegni di finanziamento pubblico, le nuove soluzioni di finanziamento pubblico-privato e i progetti per l’innovazione tecnologica in tutti i settori sottolineano la nostra convinzione che il cambiamento climatico comporterà un cambio di paradigma permanente per il settore finanziario. Molti risultati della COP27 dovrebbero essere considerati seriamente dagli investitori che mirano a isolare i portafogli dai rischi legati al cambiamento climatico e da chi punta a sfruttare una vasta gamma di opportunità.
1 Convenzione quadro delle nazioni Unite sui cambiamenti climatici (UNFCCC) – Agenda della svolta. Disponibile all’indirizzo: https://racetozero.unfccc.int/system/breakthrough-agenda/ (Consultato il: 6 dicembre 2022).
2 ESG Investor, Energy Transition Accelerator (Investimenti ESG, acceleratori nella transizione energetica). Disponibile all’indirizzo: https://www.esginvestor.net/energy-transition-accelerator/ (Consultato il: 6 dicembre 2022).
3 UK Government, Indonesia Just Energy Transition Partnership launched at G20 (Iniziativa Governo del Regno Unito e Indonesia: solo una partnership energetica, lanciata in occasione del G20). Disponibile all’indirizzo: https://www.gov.uk/government/news/indonesia-just-energy-transition-partnership-launched-at-g20 (Consultato il: 6 dicembre 2022).
4 World Economic Forum, First Movers Coalition (Forum Economico Mondiale, coalizione dei First Mover). Disponibile all’indirizzo: https://www.weforum.org/first-movers-coalition/media (Consultato il: 6 dicembre 2022).
5 S&P Global, COP27: Global Pledge to Accelerate Shift to Zero Emissions Gets More Backing (Aumenta il sostegno all’impegno globale ad accelerare il passaggio alla neutralità carbonica). Disponibile all’indirizzo: https://www.spglobal.com/commodityinsights/en/market-insights/latest-news/oil/111722-cop27-global-pledge-to-accelerate-shift-to-zero-emission-vehicles-gets-more-backing (Consultato il: 6 dicembre 2022).
6 Reuters, COP27: Farm Climate Innovation Commitments Double to 8 billion (Gli impegni per le innovazioni climatiche delle aziende agricole raddoppiano arrivando a 8 miliardi). Disponibile all’indirizzo: https://www.reuters.com/business/cop/cop27-farm-climate-innovation-commitments-double-8-billion-2022-11-11/ (Consultato il: 6 dicembre 2022).
7 World Health Organisation, Initiative on Climate Action and Nutrition (I-CAN) (Organizzazione mondiale della sanità, Iniziativa contro il cambiamento climatico e in favore della nutrizione (I-CAN)). Disponibile all’indirizzo: https://www.gainhealth.org/sites/default/files/publications/documents/Initiative-on-climate-action-and-nutrition-I-CAN.pdf (Consultato il: 6 dicembre 2022).
8 ESG Investor, COP27: Water Day seeks to unblock investment flows (Investitori ESG, COP27: la Giornata dell’Acqua cerca di sbloccare i flussi di investimento). Disponibile all’indirizzo: https://www.esginvestor.net/cop27-water-day-seeks-to-unblock-investment-flows/ (Consultato il: 6 dicembre 2022).
9 United Nations Office on Drugs and Crime, COP27 Side Event: Unmanaged Waste – a hidden cause of climate change (Ufficio delle Nazioni Unite contro la Droga e il Crimine, evento a latere della COP27: la mancata gestione dei rifiuti è una causa nascosta del cambiamento climatico). Disponibile all’indirizzo: https://www.unodc.org/unodc/en/environment-climate/cop27-unmanaged-waste.html (Consultato il: 6 dicembre 2022).
10 United Nations Office on Drugs and Crime, Combat illegal traffic of waste to help mitigate climate change impacts (Ufficio delle Nazioni Unite contro la Droga e il Crimine, Lotta al traffico illegale di rifiuti per contribuire a mitigare l’impatto dei cambiamenti climatici): COP27 side events co-organised by UNODC (Eventi a latere della COP27 co-organizzati da UNODC). Disponibile all’indirizzo: https://www.unodc.org/unodc/en/frontpage/2022/November/combat-illegal-traffic-of-waste-to-help-mitigate-climate-change-impacts_-cop27-side-events-co-organized-by-unodc.html (Consultato il: 6 dicembre 2022).
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