Il mercato cinese: il più grande rischio per gli investitori sarebbe ignorarlo
08-11-2021
Gabriela Santos
Sylvia Sheng
Vincent Juvyns
Julia Wang
Jennifer Wu
In sintesi
- Malgrado la volatilità e i rischi significativi dei mercati cinesi, prevediamo che i mercati privati e pubblici onshore cinesi genereranno un premio di rendimento consistente rispetto ai mercati sviluppati in quanto le opportunità di diversificazione compensano potenzialmente la volatilità relativamente più elevata.
- Prosegue l’apertura dei mercati onshore agli investitori esteri. Il mix di investitori in tali mercati sta cambiando: un numero crescente di investitori istituzionali è attirato dalle riforme di mercato ed è in atto una rapida espansione della classe media cinese che riversa i risparmi in fondi comuni e assicurazioni, anziché in liquidità e immobili. Gli indici onshore stanno anch’essi orientandosi verso i settori della nuova economia/growth.
- Gli investitori esteri presentano ancora allocazioni inferiori alla media alle azioni e obbligazioni onshore cinesi. I rischi sono significativi, ma la gestione attiva potrebbe aiutare gli investitori a muoversi in questo contesto e, alla luce dell’ampia dispersione dei rendimenti tra i gestori patrimoniali cinesi, apportare contributi consistenti ai rendimenti totali a lungo termine.

La recente volatilità dell’azionario cinese ha creato incertezza. Ciò nonostante rileviamo ancora una forte tesi strategica per l’investimento nei mercati onshore cinesi, pubblici e privati e prevediamo che i titoli di Stato e le azioni onshore cinesi genereranno un premio di rendimento consistente rispetto ai mercati sviluppati. La Cina vanta inoltre i secondi maggiori mercati azionari e obbligazionari mondiali, ma gli investitori globali detengono un’esposizione mediamente insufficiente agli attivi onshore cinesi. Seppure troppo grande per essere ignorata, la Cina è in gran parte trascurata.
Esistono naturalmente rischi potenziali, tra i quali l’impegno dei decisori politici a ricreare un equilibrio tra efficienza e uguaglianza in termini economici, di liquidità e geopolitici. Tuttavia, per molti investitori a lungo termine i rendimenti derivanti dall’inserimento di azioni e obbligazioni onshore cinesi nei portafogli globali dovrebbero superare i rischi. Ci aspettiamo rendimenti rettificati per il rischio superiori derivanti dal fatto che le opportunità di diversificazione compensano potenzialmente la volatilità relativamente più elevata. Il futuro dei mercati degli attivi cinesi è legato a tre trend strutturali fondamentali:
Il proseguimento dell’apertura agli investitori esteri
Le riforme e i cambiamenti normativi in atto per permettere la partecipazione degli investitori esteri, inclusa l’internazionalizzazione del renminbi, sono fondamentali. Prevediamo che le persistenti riforme si tradurranno in una percentuale più elevata di attivi onshore cinesi di proprietà internazionale. Questi cambiamenti si ripercuotono anche sui mercati privati (immobiliare, venture capital, private equity).
Il mix di investitori sta cambiando
Gli investitori internazionali attirati dalle riforme di mercato dovrebbero incrementare l’importanza del mercato azionario onshore. Sul mercato dei titoli di Stato cinesi (CGB) ci aspettiamo una diminuzione della prevalenza degli investitori (spesso banche) che detengono i titoli fino alla scadenza. Un propulsore chiave dovrebbe essere la rapida espansione della classe media cinese che sposta risparmi crescenti dalla liquidità e dagli immobili verso i mercati, tramite fondi comuni e assicurazioni.
Il mix settoriale sta orientandosi verso i settori della nuova economia/growth
Gli indici – e in generale le società cinesi sostenute da capitali privati e pubblici – stanno virando verso i settori della nuova economia/growth verso i quali il governo intende incanalare i capitali, inclusi beni di consumo, tecnologia e segmento manifatturiero di fascia alta.
Gli investimenti sostenibili sono in aumento
I fondi sostenibili e l’emissione di obbligazioni verdi e a impatto sociale sono in rapida crescita. Il governo ha definito obiettivi di riduzione delle emissioni di CO2 ed è fortemente deciso a intervenire sul fronte delle disuguaglianze sociali. Seppure nelle fasi ancora iniziali, le informative societarie ESG hanno registrato una notevole diffusione (86% delle società incluse negli indici onshore). Le nuove norme sulle informative ambientali societarie dovrebbero aiutare gli investitori a decidere quali società sono pronte per le nuove politiche climatiche e altre problematiche future. A fronte dell’impegno del governo a conseguire la “prosperità comune”, alcuni settori dovranno verosimilmente affrontare nuovi regolamenti più severi (Internet, istruzione, sanità, immobiliare), mentre altri sono destinati a trarre benefici (biotech, cybersicurezza, assicurazioni).
Probabilmente i progressi non saranno lineari e non tutti i cambiamenti avranno un impatto positivo per gli investitori. La gestione attiva dovrebbe aiutare gli investitori a muoversi in questo contesto e, alla luce dell’ampia dispersione dei rendimenti tra i gestori nei mercati cinesi, l’alfa potrebbe apportare contributi consistenti ai rendimenti totali a lungo termine.
La 26a edizione annuale delle Long-Term Capital Market Assumptions esplora come l'eredità della pandemia – cicatrici economiche limitate ma scelte politiche durature – influenzerà il prossimo ciclo. Nonostante le basse aspettative di rendimento nei mercati quotati, riteniamo che gli investitori possano trovare ampi premi al rischio da raccogliere se sono disposti a guardare oltre le classi di attivo tradizionali.